parole e musica

mercoledì 6 maggio 2020


QUANDO I SOSPETTI GENERANO SOSPETTI

Se Di Matteo insiste Bonafede chiarisca in Parlamento.
Chiedere dimissioni su sospetti anche se provenienti da un personaggio del calibro di Di Matteo sarebbero azzardate.

Quando avvenne la proposta, da parte del Ministro Bonafede di assegnare il Dap al Magistrato Di Matteo c'era il governo “contrattato” M5S-Lega.
Quel periodo rimane caratterizzato da “IO DO UNA COSA A TE, TU DAI UNA COSA A ME” con Salvini Ministro degli Interni. Anche se non sempre il DO UT DES era bilaterale...
per il non bilaterale rimane, nel ricordo del rimpatrio-arresto di Di Battista, l'eccessiva, smodata concentrazione enfatica-gestuale ed i discorsi altamente trionfalistici di Salvini e Bonafede non c'era contegno istituzionale (sembrava una goliardata)... Bonafede non riuscì a distinguersi dallo stesso Salvini. All'arresto di Di Battista, guarda caso, non si dispose per gli arresti di conosciuti latitanti di destra pur da più parti denunciati i luoghi e le residenze degli stessi (Reporter)...

ALTRI POSSIBILI SOSPETTI DA CITTADINI:

è possibile che tali pressioni (non assegnare il Dap a Di Matteo) siano state sollevate dallo stesso Salvini (come Ministro Degli Interni di allora) e non dall'aver dato credito, Bonafede, alle intercettazioni dei mafiosi del 41bis, anche perchè le intercettazioni erano già state pubblicate sul Fatto Quotidiano già prima della decisione di Bonafede...
poi c'è da tenere presente che come giudice di sorveglianza (con possibilità di decidere sulle scarcerazioni) attualmente c'è Rosanna Calzolari moglie di Roberto Cota della Lega-Nord...
i conti tornano o non tornano?

C'è da precisare: attualmente Bonafede ha disposto che le decisioni delle scarcerazioni siano vagliate dal Pool Antimafia..

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