QUANDO I
SOSPETTI GENERANO SOSPETTI
Se Di Matteo insiste
Bonafede chiarisca in Parlamento.
Chiedere dimissioni su
sospetti anche se provenienti da un personaggio del calibro di Di
Matteo sarebbero azzardate.
Quando avvenne la
proposta, da parte del Ministro Bonafede di assegnare il Dap al
Magistrato Di Matteo c'era il governo “contrattato” M5S-Lega.
Quel periodo rimane
caratterizzato da “IO DO UNA COSA A TE, TU DAI UNA COSA A ME” con
Salvini Ministro degli Interni. Anche se non sempre il DO UT DES era
bilaterale...
per il non bilaterale
rimane, nel ricordo del rimpatrio-arresto di Di Battista,
l'eccessiva, smodata concentrazione enfatica-gestuale ed i discorsi
altamente trionfalistici di Salvini e Bonafede non c'era contegno
istituzionale (sembrava una goliardata)... Bonafede non riuscì a
distinguersi dallo stesso Salvini. All'arresto di Di Battista, guarda
caso, non si dispose per gli arresti di conosciuti latitanti di
destra pur da più parti denunciati i luoghi e le residenze degli
stessi (Reporter)...
ALTRI POSSIBILI SOSPETTI
DA CITTADINI:
è possibile che tali
pressioni (non assegnare il Dap a Di Matteo) siano state sollevate
dallo stesso Salvini (come Ministro Degli Interni di allora) e non
dall'aver dato credito, Bonafede, alle intercettazioni dei mafiosi
del 41bis, anche perchè le intercettazioni erano già state
pubblicate sul Fatto Quotidiano già prima della decisione di
Bonafede...
poi c'è da tenere
presente che come giudice di sorveglianza (con possibilità di
decidere sulle scarcerazioni) attualmente c'è Rosanna Calzolari
moglie di Roberto Cota della Lega-Nord...
i conti tornano o non
tornano?
C'è da precisare: attualmente Bonafede
ha disposto che le decisioni delle scarcerazioni siano vagliate dal
Pool Antimafia..